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Newsletter del 25 Maggio 2009

Per l'impresa una vita virtuale

Alessandro Mastromatteo
Benedetto Santacroce

Semplificazione, accessibilità e trasparenza nei rapporti con le pubbliche amministrazioni sono le linee guida che caratterizzano alcune misure del governo per agevolare le imprese facilitando l'accesso a servizi e adempimenti, riducendone costi e tempi.
Gli obiettivi sono quelli individuati con il Piano e-Gov 2012, adottato secondo le prescrizioni della direttiva «Servizi» (la 2006/123/CE, da recepire entro il 28 dicembre 2009). Il Piano punta a semplificare l'interazione delle imprese con l'apparato statale attraverso il progetto «impresainungiorno» (articolo 38 del Dl 112/2008), favorendo inoltre l'afflusso di capitale di rischio verso le Pmi con il progetto «fondo HT». La riduzione dei costi gestionali e amministrativi per le imprese è perseguita anche attraverso misure quali l'obbligo di fatturazione elettronica nei confronti delle Pa, a regime dal 2010, la tenuta informatica di libri e registri (articolo 2215-bis del Codice civile), l'utilizzo generalizzato della Pec nelle comunicazioni (si veda l'altro articolo nella pagina) e l'invio telematico del Durc.
Va ricordata poi la proposta di direttiva Com(2009) 126 dell'8 aprile 2009. Per rivitalizzare la direttiva 2000/35/Ce, adottata per contrastare i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali tra imprese o tra imprese e autorità pubbliche, è stato proposto che gli enti pubblici dovranno pagare entro 30 giorni dalla consegna i beni o servizi acquistati; in caso contrario dovranno corrispondere un indennizzo forfettario pari al 5% della somma dovuta più gli interessi. Le imprese potranno riscuotere degli interessi di mora e farsi rimborsare gli eventuali costi di recupero crediti. La probabile entrata in vigore della proposta è fissata al 2010. Ciò richiederà un miglioramento delle fasi di gestione del ciclo passivo di fatturazione da parte delle Pa, la cui garanzia potrebbe essere assicurata dall'avvio a regime dell'obbligo di fatturazione elettronica.
La direttiva «Servizi» mira ad agevolare la libertà di stabilimento dei prestatori in altri Stati membri e la libertà di prestazione di servizi tra Stati membri. Per creare un vero mercato interno, ed eliminare gli ostacoli giuridici e amministrativi allo sviluppo dei servizi, è prevista infatti l'istituzione di sportelli unici presso cui espletare, esclusivamente in via elettronica, tutte le formalità necessarie per esercitare la propria attività.
La digitalizzazione dei processi amministrativi rappresenta infatti il mezzo con cui garantire efficacia, efficienza ed economicità della macchina statale, semplificando le procedure e le formalità richieste per accedere ad un'attività ed esercitarla.
Sul versante dell'«impresa in un giorno», l'articolo 38 del Dl 112/2008 nasce per semplificare l'avvio e lo svolgimento delle attività imprenditoriali, autorizzando il governo a modificare la disciplina dello sportello unico per le attività produttive (Dpr 447/1998). Con un regolamento di attuazione saranno individuate le modalità per la semplificazione e il riordino della relativa disciplina. Nelle more, Unioncamere è chiamata a gestire il portale "impresa.gov.it" (su cui si veda l'articolo a fianco).
Il 19 febbraio scorso è stata avviata inoltre la sperimentazione della Comunicazione Unica, che coinvolge un gruppo di utenti pilota, con cui è possibile espletare tutti gli adempimenti per aprire un'impresa con una singola comunicazione al registro delle imprese. La comunicazione contiene tutte le informazioni fiscali, previdenziali e assicurative, in precedenza inviate ad enti diversi con modalità differenti. La procedura è solo telematica e prevede l'utilizzo del software ComUnica, che permette di compilare la pratica, firmarla digitalmente ed inviarla tramite Pec al Registro delle imprese, che a sua volta smista le varie pratiche a Entrate, Inps e Inail.
Con la circolare n. 10 del 1° aprile 2009, il ministero del Lavoro ha individuato infine la modalità di invio telematico delle autocertificazioni sui presupposti per il rilascio del Durc. Il modello, disponibile sul sito www.lavoro.gov.it, va compilato e firmato digitalmente, e inviato per e-mail o Pec a un indirizzo di posta elettronica certificata. L'invio equivale alla spedizione alla direzione provinciale del Lavoro.
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